Mal di schiena e riabilitazione

Nel corso della vita, sarà capitato sicuramente a tutti di accusare un episodio – più o meno intenso e più o meno duraturo – di mal di schiena. Come impostare una corretta riabilitazione è un discorso molto importante.

Il dolore del mal di schiena può espandersi su un’area molto vasta: in particolare, la definizione più recente data dalla letteratura internazionale afferma che questo possa svilupparsi in un’area compresa tra la base dell’ultima costa fino alla piega del gluteo e, in alcuni casi, coinvolgere anche una porzione posteriore della coscia. 

Il mal di schiena, quindi, rappresenta un’eventualità molto probabile che è fondamentale riuscire a fronteggiare nel migliore dei modi.

Quali sono le possibili cause del mal di schiena?

Non conoscere il motivo per il quale si avverte dolore alla schiena può essere uno dei motivi che ne aggrava la percezione e ne peggiora la prognosi, allungando così i tempi di recupero.

A tal proposito, per essere in grado di capire appieno la problematica che è causa del mal di schiena, è fondamentale rivolgersi ad un professionista sanitario – come il fisioterapista – che sia in grado di condurre un adeguato e completo esame obiettivo.

Escluse le patologie più gravi, tra le cause più frequenti del mal di schiena troviamo:

        Patologie legate all’invecchiamento come l’Osteoporosi e l’artrosi lombare;

        Spondilolistesi e spondilolisi;

        Compressioni nervose o erniazioni

        Dolori legati a disallineamenti posturali (scoliosi)

        Dolori legati a sovraccarichi biomeccanici

In che modo la riabilitazione e la fisioterapia possono aiutarmi?

La scelta di un percorso personalizzato e mirato rappresenta la scelta migliore per superare le difficoltà legate al mal di schiena.

La riabilitazione condotta da un fisioterapista esperto mira alla riduzione del dolore, al ripristino completo della funzione e al rinforzo muscolare non solo locale (muscolatura addominale ed erettori spinali), ma anche globale (arti inferiori e cingolo scapolare).

Il fisioterapista può adoperare, oltre alle terapie strumentali quali tecarterapia e laserterapia, tecniche di terapia manuale, di educazione e di gestione quotidiana -attraverso consigli- del paziente e di esercizio terapeutico.  

Ovviamente, la quantità di carico e la scelta degli esercizi più appropriati dovranno essere basate sulle capacità fisiche del paziente e sul suo stato di salute generale.