Mal di schiena e terapie fisiche

Se ci fermassimo a ragionare e a pensare su quale sia il disturbo muscolare di cui tutti abbiamo sofferto almeno una volta nella vita, sicuramente penseremmo al mal di schiena.
La lombalgia – o low back pain – è una delle problematiche muscolo-scheletriche più diffuse nel mondo occidentale con un’incidenza annuale di 1 persona su 3.
Sono colpiti soprattutto quei soggetti che conducono uno stile di vita sedentario, come chi svolge un lavoro d’ufficio ed è costretto a rimanere in una posizione statica, seduta per lunghe ore durante la giornata.

Al di là di ciò, le cause che possono spiegare l’origine di questo tipo di disturbo sono varie ed è indispensabile indagarle attraverso una visita specialistica approfondita con un professionista sanitario esperto.

Mal di schiena e terapie fisiche: quale è più utile?

Nel corso degli anni, sono stati sviluppati diversi macchinari che possono coadiuvare il fisioterapista nel suo lavoro di rieducazione e riabilitazione, nonché aiutare il paziente a risolvere il proprio problema.

Per il trattamento della lombalgia, possono essere utilizzate le seguenti terapie fisiche:

  • tecarterapia: si tratta di una terapia fisica che, generando una differenza di potenziale elettromagnetico, stimola il movimento degli elettroliti presenti all’interno dei nostri tessuti corporei. Il movimento e la riorganizzazione conseguenti di questi elettroliti produce calore che è alla base degli effetti terapeutici che questa macchina determina (riduzione del dolore, rilassamento muscolare…);
  • ultrasuonoterapia: un altro alleato valido nel trattamento del mal di schiena è l’ultrasuonoterapia, ossia un elettromedicale che sfrutta le potenzialità delle onde sonore per controllare l’infiammazione e stimolare la rigenerazione cellulare;
  • laserterapia: anche la laserterapia è una terapia fisica utile nel trattamento delle lombalgie. Attraverso l’emissione di fotoni ad intensità variabile, è in grado di favorire la microcircolazione, ridurre gli stati infiammatori e velocizzare la ripresa dell’omeostasi tissutale.

Ovviamente, la somministrazione di queste terapie deve essere effettuata da un terapista esperto che, una volta condotto un adeguato esame obiettivo e individuata la causa del mal di schiena e i punti su cui il paziente ha più necessità di lavorare, deciderà quale di questi elettromedicali utilizzare e con che posologia.

Nonostante le informazioni riportate sopra, il solo utilizzo delle terapie fisiche potrebbe non bastare per migliorare il dolore legato ad una lombalgia. Affidarsi ad un professionista sanitario esperto che possa essere in grado di guidare il paziente attraverso un percorso terapeutico personalizzato e che combini l’utilizzo degli elettromedicali con l’attività fisica adeguata e la terapia manuale, è la scelta migliore.