Mal di schiena lombare, quali esercizi di fisioterapia?

Il mal di schiena rappresenta la problematica di natura muscolo-scheletrica più diffusa nel mondo, seguita dal mal di collo e dal dolore alla spalla. 

La forma più comune di mal di schiena è certamente la lombalgia, ossia il dolore che si prova nella porzione lombare del rachide. 

Questa zona è particolarmente suscettibile dal momento che qui vengono scaricate e distribuite le forze che provengono dalle gambe e dalle braccia.

Il più delle volte, escludendo i dolori che sottendono ad una patologia più importante, il mal di schiena lombare è la conseguenza di un sovraccarico meccanico. Parliamo di sovraccarico meccanico quando la schiena viene sollecitata ripetutamente con un carico che non è abituata a gestire. 

La fisioterapia è utile?

La fisioterapia rappresenta un valido alleato nella gestione del mal di schiena lombare. Attraverso un’adeguata valutazione, il fisioterapista è in grado di individuare non solo la causa principale che scatena il dolore, ma anche i punti sui quali il paziente ha bisogno di lavorare maggiormente.

Quali esercizi sono più utili?

Ogni paziente ha una storia clinica privata e personale, da indagare in prima visita con il fisioterapista. Per questa ragione per cui non è possibile dire che esistano degli esercizi magici validi per tutti che permettano di risolvere immediatamente il mal di schiena lombare.

Secondo le linee guida internazionali dell’American Physical Therapy Association, però, ci sono varie opzioni possibili che il fisioterapista può adoperare nel corso delle sedute di terapia.
Eccone alcuni esempi:

  • Esercizi di rinforzo, resistenza e controllo motorio della muscolatura profonda del tronco (bird dog, dead bug…);
  • Esercizi di ricondizionamento aerobico;
  • Esercizi di rinforzo generale (squat, stacchi…);
  • Esercizi di mobilizzazione neurale (definiti gliding e fondamentali nelle lombalgie associate ad una compressione nervosa con sintomi irradiati alle gambe).

L’approccio migliore è quello multimodale, in cui il fisioterapista associa le varie modalità di intervento elencate con la terapia manuale e con una corretta educazione del paziente.

E’, infatti, fondamentale che il paziente impari a conoscere il proprio corpo e impari a gestire nel tempo in maniera autonoma e indipendente.