Mal di schiena e incontinenza, qual è la cura? C’è correlazione tra mal di schiena e incontinenza urinaria?

Spesso ci capitano pazienti, soprattutto donne, che arrivano a noi con sintomi come mal di schiena e incontinenza, ma questi in che modo sono collegati?
Ebbene, sono molto spesso collegati come sintomi, infatti possono o essere uno causa dell’altro o avere una stessa causa di partenza.

Il mal di schiena porta all’incontinenza?

In alcuni casi, per fortuna rari, avere una problematica grave alla schiena ovvero una stenosi del canale midollare o una compressione di una radice nervosa può portare a un deficit di conduzione del nervo stesso.

Questo deficit di conduzione può far venire in alcuni casi al paziente un deficit di sensibilità della zona pelvica, in altri casi un deficit di contrazione dei muscoli pelvici e in altri casi entrambe le cose, sia deficit di sensibilità sia deficit di attivazione muscolare. Queste cose porteranno all’incontinenza urinaria e non solo.

La muscolatura pelvica e la muscolatura addominale sono importanti?

In altri casi invece l’incontinenza e il mal di schiena non sono strettamente consequenziali, ma hanno origine da una causa comune. La debolezza della muscolatura pelvica è spesso collegata con la debolezza della muscolatura addominale ed entrambe possono portare al mal di schiena e all’incontinenza. Per questo spesso anche se non siamo di fronte a danni importante della nostra colonna lombare o del distretto pelvico le 2 condizioni sono associate.

Cosa fare di fronte a incontinenza urinaria?

La prima cosa da fare è sempre rivolgersi a uno specialista per capire la reale causa del problema o dei problemi e riuscire quindi a programmare una corretta riabilitazione. 

Quasi sempre non sarà necessario dover incorrere a fastidiosi interventi, tranne in rari casi neurochirurgici, ma basterà essere seguiti da fisioterapisti aggiornati su questa problematica.

Come rinforzare i muscoli pelvici?

Quasi sempre la maggior parte del percorso riabilitativo si baserà su esercizi mirati alla riattivazione dei muscoli pelvici, ad acquisirne maggiore sensibilità e maggiore controllo.
Questo però deve essere fatto con la giusta progressione perché se no non solo la problematica potrebbe non risolversi ma anzi peggiorare una situazione che in alcuni casi potrebbe già essere delicata.
Per questo si consiglia sempre di rivolgersi ad uno studio di fisioterapia per calibrare bene un percorso fisioterapico ad hoc per il paziente affinché il rinforzo di questi muscoli sia il migliore possibile